Il comparto delle Life Science in Lombardia genera un valore aggiunto pari al 12,6 percento del PIL regionale e al 2,5 percento sul PIL nazionale.
Le imprese della filiera rappresentano inoltre 1/3 della filiera ‘pharma’ e ‘medtech’ nazionale.
La Lombardia si distingue tra i maggiori player in Europa, con un sesto della popolazione nazionale, il 19 percento degli addetti, il 26 percento del valore aggiunto e il 31 percento del valore della produzione della filiera italiana.
Confronto che regge anche con le altre regioni continentali rilevanti per insediamenti Life Science, ossia Cataluña, Baden-Württemberg e Île de France: l’industria farmaceutica lombarda spicca per un valore aggiunto per abitante superiore a tutti i benchmark e pari a 695 euro.
Sono alcuni dei dati emersi nella nuova edizione del rapporto “La rilevanza della filiera Life Sciences in Lombardia: benchmarking tra regioni italiane ed europee” a cura del Centro Studi di Assolombarda in collaborazione con Cergas-Università Bocconi e Cluster lombardo scienze della vita, presentato oggi in occasione del “Milano Life Science Forum 2024” tenutosi alla presenza del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, dell’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, e dell’assessore regionale all’Università, Ricerca, Innovazione, Alessandro Fermi.
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