Secondo le stime di Banca d’Italia contenute nel Bollettino economico di ottobre 2024, in Italia la crescita in estate è stata moderata: i servizi continuano a espandersi mentre persiste la debolezza della manifattura. Dopo l’aumento di luglio, l’inflazione è tornata a scendere, riflettendo l’ulteriore calo delle quotazioni dell’energia. Anche la componente di fondo è diminuita, nonostante la dinamica dei prezzi rimanga relativamente elevata nei servizi.
La lieve riduzione del costo della raccolta bancaria ha favorito nei mesi estivi una modesta flessione dei tassi sui finanziamenti alle imprese. A fronte di un primo allentamento dei criteri di offerta verificatosi in primavera, i prestiti bancari alle imprese si sono nuovamente contratti (-8,7 percento sui tre mesi e in ragione d’anno): la diminuzione è più accentuata per le aziende dei servizi e nel comparto dei prestiti a medio e a lungo termine, generalmente associati a esigenze di investimento.
La debolezza della domanda di credito si è manifestata anche sui mercati obbligazionari: nel secondo trimestre le emissioni nette di obbligazioni delle società non finanziarie si sono quasi dimezzate (2,2 miliardi, da 4,3 nel trimestre precedente), principalmente per effetto del forte aumento dei rimborsi, compensato solo in parte dalla crescita delle emissioni lorde; il finanziamento mediante capitale di rischio è rimasto contenuto.
Secondo le stime dell’Istituto, nel prossimo biennio il PIL si rafforzerebbe gradualmente e l’inflazione rimarrebbe moderata: confermata la crescita dello 0,6 percento nel 2024 (0,8 escludendo la correzione per le giornate lavorative) e +2 percento nel biennio successivo.
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